Le Cente sono splendide sculture di candele, una testimonianza della profonda devozione della comunità di Accettura verso San Giuliano. Nei giorni della festa, il lunedì e il martedì, questi manufatti suggestivi aprono la processione del Santo per le vie del paese, precedendo la statua di San Giulianicchio o di San Giuliano. Ogni candela racchiude una preghiera personale, un gesto intimo di fede, ma tutte insieme rappresentano la Chiesa intera, unita nel rendere grazie al Santo Protettore.
Portare la Centa sul capo è un atto di grande sacrificio e fede, un gesto che simboleggia il cammino spirituale verso il Cielo. Nella tradizione, erano le donne nubili o prossime al matrimonio a farsi carico di questo simbolo, pregando per la grazia del matrimonio o per la benedizione delle famiglie appena unite. Le due corde che scendono dai lati della Centa venivano tenute dalla madre della sposa e da quella dello sposo, un segno tangibile dell’unione familiare attraverso la protezione e l’intercessione del Santo.
Un momento di rara bellezza è il ballo delle Cente, quando le donne, con la loro preziosa opera sul capo, danzano al ritmo di canti popolari e religiosi. Questo ballo, che unisce tradizione e spiritualità, è un simbolo di equilibrio tra la fatica fisica e la gioia di essere parte di una comunità viva e fedele. È una danza che celebra la devozione e la grazia, un momento intenso che tocca profondamente chiunque abbia la fortuna di assistervi.
La costruzione di una Centa è un lavoro impegnativo che può richiedere giorni di dedizione. Si parte da una base in legno, chiamata macegna, su cui vengono allineate con precisione candele legate una a una con fili di ferro e nastri di raso o pizzo. Ogni livello della Centa è decorato con cura, e in cima si aggiungono fiori freschi o di seta, rendendola un vero capolavoro artigianale. Sulla facciata principale viene posta l’effigie di San Giuliano, mentre ai lati vengono fissate le corde che saranno tenute durante la processione.
Le Cente possono variare molto in peso e dimensioni: le più piccole pesano intorno ai 13 kg, mentre le più grandi possono arrivare a 25 kg, rendendo necessario un cambio di portatrici durante il cammino per il paese. Trasportare una Centa è un onore, ma anche un gesto di grande fatica, che unisce forza fisica e profonda fede.
Ogni Centa è molto più di un semplice manufatto: è un simbolo potente di devozione, un'espressione di sacrificio e gratitudine verso San Giuliano. Racchiude in sé la storia e la fede di un’intera comunità, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che ogni anno rinnova il legame profondo tra gli accetturesi e il loro Santo.