L’esperienza si acquisisce man mano, osservando. Non e` semplice: ci sono tantissimi piccoli particolari, fondamentali per permettere la buona riuscita della festa.
Le crocce hanno sempre stesso diametro, stessa altezza, tutti gli anni. Bisogna lavorarle, le crocce: devono essere squadrate, devono consentire il passaggio delle corde, devono permettere l’allineamento dei pioli e aiutare i lavoratori a salire e proseguire nell’operato.
Le corde che vengono utilizzate per i lavori sono di misure differenti sia in lunghezza che in spessore.
“U zcon” e` la corda piu` spessa, adatta per sollevare il Maggio; un tempo era di canapa, oggi e` in nylon. Viene arrotolata intorno all’albero e poi fissata in un nodo stretto con un grosso gancio: il punto scelto deve poter permettere alla corda di passare esattamente sulla croccia.
Le due corde laterali sono piu` sottili, servono per creare equilibrio; va fatto un nodo alla mulattiera, piu` giu` dell’innesto, perche` permette poi il facile scioglimento delle corde.
Le corde per la fassa degli spond sono molto sottili, vengono arrotolate piu` volte per creare resistenza.
In fine c’e` la corda della carzzed, utilizzata durante il trasporto del Maggio, per avvicinare il Maggio al fosso dell’anfiteatro e usata durante l’abbattimento.
Per lavorare al Maggio serve umilta` ma allo stesso tempo voglia di fare, di imparare.