Il sabato è un giorno di fervente preparazione, un momento cruciale che segna l’inizio del cammino del Maggio verso Accettura. Dopo ben nove giorni di attesa, l'albero è finalmente pronto a intraprendere il suo viaggio, circondato da un corteo festoso composto dalla Croccia e da 5-6 "shpond" che lo accompagnano in questo evento di grande significato.
La Croccia, un imponente cerro la cui circonferenza può talvolta superare quella del Maggio stesso, riveste un ruolo essenziale per la celebrazione. Da questo albero maestoso si ricaverà un prisma a base quadrata, con facce perfettamente uguali, indispensabile per l’innalzamento dell'albero festivo. Gli shpond, cerri più giovani e di dimensioni più contenute, completano il corteo, pronti a sostenere le delicate operazioni di sollevamento.
I massari, esperti nel condurre i buoi, guidano con attenzione questi robusti animali nel trasporto degli alberi. Sebbene un tempo l’azione di arare o trainare fosse per loro un lavoro abituale, oggi i buoi non sono più così avvezzi a questo impegno fisico. Per prepararsi a questa giornata, sono stati sottoposti a intensi allenamenti nelle settimane precedenti.
Una cinquantina di coppie di buoi, unite a sotto il giogo, si apprestano a trasportare i tronchi dal luogo del taglio fino al Tratturo Regio, situato a circa 5 km da Accettura. È un compito faticoso che impegna l'intera mattinata e parte del pomeriggio, durante il quale si alternano frequenti soste per gustare un boccone e deliziare i presenti con canti alla zampogna o all’organetto.
Nel tardo pomeriggio, il corteo fa ritorno al paese, avvolto nello splendore delle luminarie variopinte finalmente accese. La vigilia della grande festa volge al termine e il momento tanto atteso, desiderato per quasi un anno, è ora alle porte. L’atmosfera è carica di emozione e anticipazione, pronta a esplodere in un trionfo di gioia e tradizione che coinvolgerà tutta la comunità.