Foto come biancheria stesa fra gli alberi. Per restituire a una comunità ciò che loro hanno dato nei giorni della festa.
Il racconto di una fatica collettiva, di un lavoro comune. Una comunità provvisoria nelle montagne della Lucania. Anche le foto diventano racconto provvisorio, destinato a durare qualche ora.
Il tempo del cibo alla sera del primo giorno della fatica. L'albero, il cerro, il 'masc', arriva ai confini del bosco di Montepiano. Il sole sta calando. Tovaglie sull'erba. Il riposo prima che, il giorno dopo, riprenda il lavoro. Le foto sono attorno agli uomini e alle donne di Accettura, saranno prese dal vento, dalla gente del paese, sono scambio, restituzione, alleanza, un patto.
Un racconto lontano dai luoghi delle mostre...
(e la gente del Maggio ha voluto che le foto riapparissero due giorni dopo, quando si lavora all'unione dei due alberi. Poi davvero volano via...)