C'è anche il Maggio di Accettura tra “Les fètes du Soleil”, Celebrations of the mediterranean regions, le 47 feste più belle che si celebrano nei paesi bagnati dal Mediterraneo. L’avvincente itinerario, in lingua inglese, edito da Bietti di Siena, è un’utentica chicca per i bibliofili e un’importante guida per gli studiosi e gli appassionati di folclore. L’opera è stata finanziata dal Programma Meda dell’Unione Europea con il patrocinio dell’Unesco, del Museo Nazionale di Versailles, del Comune di Siena, della Provincia di Agrigento, dei Municipi di Le Kef, di Fumar e di Avignone e dell’Ufficio nazionale marocchino del turismo.
«La scelta (delle feste), necessariamente limitata, ma significativa, insiste sulla densità antropologica delle feste e sulla loro autenticità – scrive nell’introduzione Alessandro Falassi, direttore scientifico del progetto – ma anche sulla loro capacità di rappresentazione. Il nostro lavoro ha cercato l’armonia discordante delle feste del Mediterraneo per ricostruire il mosaico andato perso, per ascoltare la loro consonanza, per seguire i lunghi viaggi – lungo le coste e nell’entroterra e lungo il filo del calendario e delle stagioni – di mitologie e religioni nelle radure della campagna così come nelle piazze delle città».
Dalla Francia, attraverso Spagna, Portogallo, Italia, Marocco, Tunisia, Egitto, Grecia, il lungo viaggio nelle feste del sole giunge fino al Libano e all’Israele. Per l’Italia, oltre che al Maggio di Accettura, l'ambito riconoscimento di “festa del sole” è andato ai Mamutones , al Carnevale di Venezia, al Venerdì Santo di Marsala, alla Danza dei diavoli di Prizzi, alla festa di San Domenico e dei serpari di Cocullo, ai Ceri di Gubbio, ai Gigli di Nola, alla festa di San Gennaro e al Palio di Siena.