La parte più interessante dal punto di vista economico è il legno; questo si presenta di colore roseo, pesante e duro è soggetto a spaccature; in passato veniva soprattutto utilizzato per la produzione di traverse ferroviarie, previo trattamento impregnante o per la costruzione delle doghe delle botti oppure come legna da ardere dato che è un eccellente combustibile che produce eccezionali carboni e questo rappresenta il vero valore del passato e forse potrebbe esserlo nel prossimo futuro. Qualsiasi legna brucia e teoricamente tutta la legna potrebbe essere usata come combustibile. Ma siccome le essenze non sono tutte uguali, ciò che le contraddistingue è il potere calorifico. Nella pratica però si parla di “buone” specie da legno e di “cattive” specie da legno, o meglio di specie “forti”, che si presentano con legno duro e pesante, e di specie “dolci”, con legno tenero e leggero. Questo poi dipende dal suo contenuto di acqua, l’umidità relativa. L’acqua vaporizzata nella combustione di fatto sottrae calore utile (potere calorifico inferiore) per tale motivo si usa lasciar seccare la legna di cerro depezzata, e si preferisce alimentare l’impianto di combustione con materiale pesante, che non costringa a continue introduzioni (potere calorifero relativo). Con l’essiccazione poi, il legno viene a perdere oltre un terzo del suo peso. Il potere calorifero del legno secco (15% di umidità) è di pari circa alla metà di quello del gasolio. Il legno di Cerro risulta essere il migliore in assoluto rispetto a tutte le altre essenze. Le moderne apparecchiature per la combustione del legno hanno rendimenti comparabili a quelle delle analoghe attrezzature a gasolio a gas naturale (pari all’80-85%), quindi con 2,5 kg di legna secca si sostituisce tranquillamente un litro di gasolio e 1 m3 di gas naturale.
Negli ultimi centocinquanta anni i combustibili fossili hanno soppiantato il legno, che era il più antico combustibile utilizzato dall’uomo, ma sappiamo che l’uso smisurato di questi combustibili comporta una eccessivo produzione di CO2 originando un serio pericolo la sopravvivenza stessa della vita sulla terra e che la loro disponibilità è limitata.Consapevoli di ciò si sta assistendo ad un’inversione di tendenza, grazie al rinnovato interesse per la legna derivato da una moltitudine di fattori soprattutto economici, tecnologici ed ecologici.
Un esempio viene dalla disponibilità di una vasta gamma di macchine e di attrezzature per la raccolta e la trasformazione della legna nei boschi, nelle siepi campestri, nelle colture specializzate (cedui a corta rotazione) e trasportarla fino ai luoghi di utilizzazione sotto varie forme (tronchi tal quali, legna in pezzi, cippati, pellet ecc.) L’innovazione tecnologica ha prodotto e proposto sul mercato apparecchi termici alimentati a legna i quali sono caratterizzati da grande praticità d’uso (la maggior parte di essi si alimentano automaticamente), elevata efficienza, bassissime emissioni inquinanti comparabili a quelle della combustione del gas naturale.
La forte tutela dell’ambiente ha giocato un ruolo determinante permettendoci la riscoperta proprio della legna da ardere. In particolare si è valutato il fatto che la combustione della legna non contribuisce a far aumentare il contenuto di anidride carbonica della nostra atmosfera, poiché la CO2 emessa durante la combustione è la stessa che sarebbe sviluppata dalla naturale decomposizione del legno stesso; si favorisce la cura ed il miglioramento dei boschi, visto che la raccolta di legna migliora la convenienza economica delle utilizzazioni forestali e che il suo corretto esbosco non peggiora l’ecosistema forestale; si favorisce il miglioramento dell’ambiente delle campagne quando viene prodotto dalle siepi campestri, dalle fasce fluviali, dagli alberi campestri in genere.
Il vecchio proverbio col quale abbiamo presentato il Cerro è ancora valido, concentra tutto quello che è stato esposto a proposito di legga da ardere: "Legno di cerro e farina di grano sono la fortuna del cristiano” per parafrasare che, è una fortuna per tutto il genere umano (cristiano) essere fornito di legna e farina; essere provvisto di entrambe significava avere a disposizione buona legna da ardere da utilizzare non solo per riscaldarsi, ma anche per assicurarsi il vitto per un lungo periodo: questa è stata la vera fortuna!
Lo sarà ancora?
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