Mario Dondero

 

«La passione politica ha finito spesso per condurmi sui fronti di guerra e così, in più di un'occasione, ho corso il rischio di lasciarci le penne: come durante il conflitto tra Marocco e Algeria, o in Guinea. Ma io ho fotografato di tutto: artisti, scrittori, ma soprattutto la gente comune. Perché ho sempre pensato a un racconto incentrato sull'osservazione di fatti minimali, su ciò che nella società rimane latente e deve essere riportato alla luce. In questo risiede il valore civile del nostro mestiere. Malgrado i giganteschi cambiamenti intervenuti»: questo raccontava il grande fotografo Mario Dondero. 

E nel repertorio di Dondero non poteva mancare il maggio di Accettura del 1993. Il ricercatore lucano Giuseppe Melillo ha analizzato "L'uomo che voleva raggiungere la luna", celeberrima fototestimonianza di uno dei riti arborei più importanti della lucania. 


"L'uomo che voleva raggiungere la luna è uno scatto in cui il fotografo si fa umilmente da parte preferendo lasciar parlare l'uomo e il suo rapporto coi miti, le tradizioni e il cosmo. La foto viene scattata mentre un giovane Leonardo Cafarella tenta l'arrampicata verso la cima del Maggio. Dalla prospettiva sembra che voglia raggiungere la luna;  In realtà in questa sfida dell'uomo contro i propri limiti c'è il sogno di superare se stesso e di incamminarsi verso una dimensione nuova, di sogno, di utopia. Oltre ai grandi uomini e ai momenti topici della storia, Dondero ha affrontato anche le microstorie ai margini del mondo e in questa foto ci racconta la fatica e la perseveranza di un uomo solo contro il destino rappresentato dalla natura e dall'albero e il sogno di una meta, immaginata nella luna».
È il riscatto della gente comune, e la Leica è lì a documentarla «quasi a dire – commenta Melillo – che non solo i grandi uomini cambiano il mondo; che un altro mondo possibile passa soprattutto attraverso la quotidianità fatta da gente semplice e dai nomi sconosciuti che giorno dopo giorno possono prendere in mano il proprio destino e intraprendere percorsi ardui ma che possono cambiare il mondo e... avvicinarsi alla luna. Passo dopo passo, salita dopo salita. Anche se non si raggiungerà mai la luna ci si potrà sollevarsi e staccarsi dalla terra»
 


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