Giacomo D'Elia

Nel cuore della Basilicata, nel territorio del Parco naturale di Gallipoli Cognato le Piccole Dolomiti Lucane, risalendo dalla strada S.S. Basentana lungo la “ via del Maggio” sorge Accettura, le sue origini antiche risalenti al periodo della Magna Grecia lo rivestono di storia e interesse, è qui che si svolge, dei riti arborei più antichi e più conosciuti d’Italia, il MAGGIO di Accettura.

Antico rito nuziale e propiziatorio alla fertilità ed all'unione, è dedicato al patrono San Giuliano ed è celebrato in occasione della Pentecoste, ma ha inizio in un arco temporale più ampio a partire dall’Ascensione. Un lungo e pesante tronco di cerro, trascinato da diverse coppie di buoi che si alternano lungo un tracciato impervio e tortuoso, entrambi i cortei dei Maggiaioli e Cimaioli nel loro cammino faticoso si abbandonano a balli e canti dove ebri di felicità e vino, banchettando con prodotti della tradizione locale,  è quasi sera quando gli “Sposi” Maggio e Cima, si incontrano nella piazza. Maggiaioli e Cimaioli stanchi si confondono con gli spettatori che si trasformano anch’essi in attori, continuando per tutta la notte in un vortice di canti e balli.

 

 

Nei due giorni successivi ha inizio la fase di preparazione all’unione tra Maggio e Cima, operazione delicata e per questo eseguita dalle mani esperte degli anziani, custodi di tecniche arcaiche, il martedì si conclude con la processione del patrono San Giuliano per le vie del paese e l’innalzamento del Maggio, che verrà poi scalato nel tardo pomeriggio da intraprendenti e coraggiosi ragazzi, il momento è magico, oltre 40 metri fino in cima e poi acrobazie a lasciar col fiato sospeso la coltre di spettatori radunata ai suoi piedi.

Partecipare alla festa è assistere a qualcosa di davvero magico. Non c’è modo di sottrarsi si viene trasportati ed intrappolati in una dimensione surreale, immersi in un ambiente unico dove la natura e le tradizioni fanno da padrone al lento dispiegarsi del tempo.


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