Intervista ad un Cimaiolo

 

Gli esperti di oggi lo sono grazie all’osservazione silenziosa ed educata dei loro predecessori; ci siamo inseriti man mano, con coraggio e voglia di fare, seguendo i consigli ricevuti. Quello che ognuno da è  ben accetto: è tutto volontariato, non si giudica mai il lavoro altrui.
 

Quando si sceglie il Maggio si guarda al diametro nella sua parte più alta: è  in quel punto che ci sarà  l’innesto con la Cima, che quindi deve esser scelta in relazione al Maggio.

Durante la scelta vigono le stesse regole, ogni anno, per quanto riguarda le proporzioni: a Maggio molto alto corrisponde Cima piccola e più leggera e viceversa,in modo che, una volta alzato, il Maggio sia alto sempre uguale.
 

Ogni anno tagliamo la Cima in punti diversi del territorio di Gallipoli, per poter variare, e assicurare magari un altro anno di festa.
Si sceglie con calma, con attenzione, e di accordo tra gli esperti: il momento della scelta è un momento sacro, molto importante.
 


Il giorno della Cima, oggi, non è cambiato molto rispetto ai vecchi tempi,
è solo aumentata la gioventù. E` giusto anche che ci si diverta, senza però dimenticare che il trasporto della Cima è una cosa sacra che richiede impegno, serieta` e devozione.

 

La festa è  la cosa più importante che abbiamo, dobbiamo saperla mantenere. 


foto di Giovanni Lancillotti relative ad un reportage commissionato dal comune di Accettura


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