il martedì: la Scalata
Martedì 10 giugno 2025
La scalata del Maggio è un’impresa tanto spettacolare quanto pericolosa, che richiede abilità, forza e un grande coraggio. I giovani scalatori del luogo iniziano la loro sfida dal basso, usando una corda per avvolgere il tronco e facilitare la salita. A metà del percorso, la corda viene lasciata cadere, e il resto della scalata si compie a mani nude, tra l’ammirazione e l’ansia del pubblico. Nonostante i rischi, gli incidenti gravi sono stati estremamente rari, grazie anche alla protezione che gli accetturesi attribuiscono al loro patrono, San Giuliano: solo negli ultimi anni sono state installate reti di sicurezza sotto l’albero per tutelare gli scalatori.

foto di Renzo Magri
Tra le storie più celebri, si racconta quella di Giuliano Trivigno, un leggendario scalatore del primo Novecento, che cadde dall’alto del Maggio ma uscì miracolosamente illeso. Per ringraziare il santo, la sua famiglia finanziò una festa grandiosa, guadagnandosi il soprannome di maggiaioli, ancora oggi tramandato. Un altro episodio emblematico risale agli anni ’30, quando un funambolo di passaggio rimase paralizzato dalla paura una volta raggiunta la cima. Fu un coraggioso scalatore locale, Nchianatradd, a portargli una corda per aiutarlo a scendere, guadagnandosi l’ammirazione della comunità. Oggi, gli scalatori moderni mantengono viva questa tradizione, affrontando il Maggio con la stessa passione. Seguendo le orme di figure leggendarie come Zizilone, si esibiscono in volteggi e saluti dalla cima, regalando al pubblico momenti di pura emozione.

foto di Giovanni Ventura
L’iconico scatto del fotografo Mario Dondero, intitolato L’uomo che voleva raggiungere la luna, racchiude la magia di un gesto che, ogni anno, celebra il coraggio e l’essenza della festa popolare, lasciando un ricordo indelebile nel cuore di tutti.

foto di Mario Dondero