progetto 365: una foto al giorno
Ogni scatto racconta un frammento della tradizione del Maggio di Accettura, una storia che vogliamo condividere con tutti voi
Settimana 6 di 52
42 di 365 – 28 dicembre 2024
Insieme
“Insieme” cattura la straordinaria potenza dell’unione. Braccia tese, mani salde, volti concentrati: ogni gesto è una sinfonia di forza e precisione. Il gruppo, come un unico corpo, tira con determinazione, guidato da una coordinazione perfetta e da un’attenzione intensa. Qui, l’individualità si dissolve in un’energia collettiva, un’onda di volontà che trasforma una sfida monumentale in un trionfo condiviso. È un’esplosione di solidarietà e spirito di squadra, il trionfo del “noi” sul “me”. Solo insieme si può sfidare l’impossibile.
Foto di Antonio Sansone
41 di 365 – 27dicembre 2024
San Giovanni
San Giovanni è una piccola contrada di Accettura caratterizzata da poche abitazioni e da una cappella dedicata ai santi Giovanni e Paolo. La cappella, menzionata per la prima volta in una Visita Pastorale del 1744, è un edificio semplice con pianta rettangolare, copertura a capanna e un piccolo campanile. Al suo interno è custodito un quadro raffigurante i due santi, protagonista del rito che si svolge il lunedì della festa di San Giuliano. In questa occasione, il quadro viene portato in processione fino al paese, perpetuando una tradizione di fede e devozione. Intorno alla cappella si trovano alcune case, i cui abitanti accolgono calorosamente i visitatori del lunedì mattina, offrendo ristoro e creando un’atmosfera conviviale e tipicamente comunitaria.
Foto di Giulio Sagradini
40 di 365 – 26 dicembre 2024
Il cantante
La figura del cantante del martedì sera ad Accettura è uno dei momenti più attesi della festa di San Giuliano, attirando partecipanti anche dai paesi vicini. Negli anni, artisti di fama nazionale hanno calcato il palco, trasformando questa serata in un evento iconico. La domanda “Chi viene a San Giuliano?” diventa un tormentone ricorrente nei mesi che precedono la festa, accendendo aspettative e curiosità. Spesso, l’entusiasmo per questo appuntamento finisce per oscurare l’attenzione verso il vero fulcro della celebrazione: l’unicità dei riti e delle tradizioni della festa. La foto che accompagna questo racconto è di Josef Koudelka, celebre fotografo dell’agenzia Magnum, scattata nel 1980.
Foto di Josef Koudelka
39 di 365 – 25 dicembre 2024
Bouquet
Oggi, per augurarvi un caloroso Buon Natale, vi mostriamo il bouquet di rose prima di adornare la cima del Maggio, pronto a svettare alto sopra Accettura il giorno dell’innalzamento. Verrà poi lanciato agli spettatori sbalorditi dallo scalatore, che con entusiasmo e gioia si contenderanno il prezioso simbolo. In questo giorno di festa, vi auguriamo serenità e gioia, e che sia un Natale pieno di speranza e comunità, proprio come questa straordinaria tradizione.
Tanti auguri di Buon Natale a tutti!
Foto di Giovanni Lancillotto
38 di 365 – 24 dicembre 2024
Trasporto
La potenza dei buoi, impolverati ma pronti nel trainare il Maggio, crea un trasporto emotivo negli spettatori senza pari. Forti, magnifici e maestosi, sono pronti per questi due giorni in cui saranno protagonisti. Non possono essere sostituiti dal progresso tecnologico: sono parte dell’essenza della festa, sono il legame primordiale con la natura che risuona nel cuore della comunità.
Foto di Renzo Magri
37 di 365 – 23 dicembre 2024
Cuore
Il martedì mattina, prima dell’innesto, la Cima viene lavorata con cura e decorata con rami freschi di agrifoglio, che la rendono rigogliosa e viva. Si appresta così a catturare gli sguardi di chi la vedrà svettare sul paese, a far girar la testa a chi la osserva, e a far battere il cuore di chi la scalerà.
Foto di Francesca Dini
36 di 365 – 22 dicembre 2024
Lo sparo del Maggio
Il Maggio di Accettura conserva tradizioni dentro la tradizione stessa. Fino al 2008, una delle usanze più singolari coinvolgeva i cacciatori, riuniti in squadre, che sparavano alla cima del Maggio subito dopo l’innalzamento. Ai rami erano legate targhette in ferro, ognuna associata a un premio, rendendo ogni tiro un momento di competizione e spettacolo. Questa pratica fu interrotta per adeguarsi alle normative sul porto d’armi nei centri abitati. Gli spari, però, rimangono impressi nella memoria come parte di un’antica ritualità propiziatoria, legata alla protezione e al buon auspicio, come accadeva nei riti delle culture contadine.
1971 – Foto di Giovanni Battista Bronzini