progetto 365: una foto al giorno
Ogni scatto racconta un frammento della tradizione del Maggio di Accettura, una storia che vogliamo condividere con tutti voi
Settimana 5 di 52
35 di 365 – 21 dicembre 2024
Per il Santo
Nel Maggio di Accettura, la tradizione pagana incontra la fede in un rito che unisce antiche radici pagane alla devozione per San Giuliano. Così, un bue adornato con un santino tra le corna e fiori freschi diventa un simbolo di questa fusione: la forza della natura che porta il peso del rito si unisce alla presenza del sacro, permeando ogni gesto della festa di spiritualità e significato.
Foto di Andrea Semplici
34 di 365 – 20 dicembre 2024
A un passo dal cielo
«Io dico che il Maggio lo scala un religioso. Magari, un religioso a modo suo… ma che comunque ci crede, ci crede a San Giuliano. Altrimenti, forse, non andrebbe… perché è “un po’ rischioso”.»
Luigi Piliero – Tratto dal video “Per il Santo e per la Natura”
Foto di Giacomo D’Elia
33 di 365 – 19 dicembre 2024
L’eco
Nel cuore del bosco, tra gli alberi silenziosi, durante i lavori e tra la folla festante, risuona la Bassa Musica: un ritmo che accompagna ogni fase della festa, tessendo un sottofondo capace di rendere il Maggio ancora più vivo e vibrante. Ogni colpo di tamburo, ogni nota di clarinetto, ogni squillo di sax e ogni melodia del flauto si elevano come un richiamo senza tempo, intrecciandosi con il rito e dandogli voce. La musica, respiro della tradizione, diventa un linguaggio universale che guida i cuori, armonizza i gesti e dona forza a ogni passo lungo il cammino.
Foto di Gianluca de Bartolo
32 di 365 – 18 dicembre 2024
Memorie_01
Con questa foto, inauguriamo un progetto nel progetto. Silvano Brandi, profondamente legato ad Accettura, ci ha inviato con entusiasmo una preziosa raccolta di immagini scattate al Maggio nel 1973. Queste foto, storiche ed emozionanti, ritraggono volti, lavoratori, bambini, musicisti, e tanti momenti che raccontano l’evoluzione della festa: sempre diversa, ma sempre fedele a se stessa.
Foto di Silvano Brandi
31 di 365 – 17 dicembre 2024
Leggerezza
Delle volte, quando la Cima non è particolarmente pesante, le mani degli uomini la spingono verso l’alto, fino quasi a farla librare nell’aria. La Cima sembra diventare più leggera, come sospinta da un’invisibile energia collettiva che unisce la comunità in un gesto carico di rispetto e fedeltà verso una promessa che si rinnova ogni anno. Sospesa nel vuoto, la Cima danza sopra di loro, delicata e imponente allo stesso tempo. Gli uomini, attenti e vigili, la seguono con lo sguardo, pronti a riprenderla e a proseguire il cammino.
Foto di Ramona Mendola
30 di 365 – 16 dicembre 2024
Racconti di cera
Le cente, con la loro straordinaria bellezza, incarnano la devozione verso San Giuliano e, più in generale, la sacralità della festa. Ogni candela è un atto di fede che racconta storie di speranza, promesse mantenute o chieste, grazie ricevute e attese. Adornate con fiori freschi e nastri che sembrano danzare nel vento, le cente non sono mai uguali: ogni singola creazione è unica, un riflesso del cuore di chi le ha commissionate e realizzate. Il processo stesso di creazione e di aiuto a chi le chiede è un atto di profonda devozione, un momento che racchiude la parte intima e spirituale della festa, quella che permea ogni gesto, ogni dettaglio, trasformando il semplice atto di adornare in un’offerta che tocca l’anima.
Foto di Charley Pert
29 di 365 – 15 dicembre 2024
Nel blu
Le corde, arrotolate più volte per creare attrito e resistenza, legano tramite “fassa” una delle crocce agli spond. La croccia sorregge e innalza l’altra, che servirà per l’innalzamento del Maggio, l’indomani. I lavoratori, con dedizione e cura, si sono assicurati che ogni dettaglio sia perfetto.
Nel blu (degli occhi tuoi blu) felice di stare quaggiù… con te!
Foto di Giovanni Ventura