progetto 365: una foto al giorno
Ogni scatto racconta un frammento della tradizione del Maggio di Accettura, una storia che vogliamo condividere con tutti voi
Settimana 4 di 52
28 di 365 – 14 dicembre 2024
La corrirera
Risate, volti assonnati ma entusiasti, e l’aria che profuma già di festa. I camion, svuotati della solita legna, si riempiono di amici, energia e aspettative. Accolgono chi vuole viaggiare “in sicurezza”, consapevole dei pericoli dell’alcol. Una partenza così è più di un inizio: è la cima, il preludio di un’esperienza indimenticabile.
Foto di Andrea De Carlo
27 di 365 – 13 dicembre 2024
Proporzioni
Le possibili Cime vengono individuate e contrassegnate, e la scelta finale segue una logica di #proporzioni ben definite: se il Maggio è molto alto, la Cima deve essere più piccola e leggera; viceversa, un Maggio più basso richiede una Cima più grande. In questo modo si garantisce che il Maggio, una volta innalzato, mantenga sempre la giusta armonia, e l’altezza complessiva non vari di molto.
Foto di Giovanni Ventura
26 di 365 – 12 dicembre 2024
Immutabile
Le foto scattate cinquant’anni fa da Augusto Viggiano catturano l’essenza di un tempo che sembra sospeso. Sebbene ad Accettura molto sia cambiato, i volti, la devozione e i gesti raccontano una continuità che resiste al tempo. La connessione tra le persone, la sacralità del rito sono eternamente uguali: immutabili.
1974 – Foto di Augusto Viggiano
25 di 365 – 11 dicembre 2024
Battiti
Gli organetti sono l’anima sonora del Maggio di Accettura. La loro musica, vivace e avvolgente, accompagna ogni momento della tradizione: dalla scelta degli alberi alle processioni, scandendo i ritmi della festa. A ogni nota, si rinnova la magia di una festa in cui la musica non è solo un accompagnamento, ma il battito stesso della tradizione.
Foto di Marco Salvadori
24 di 365 – 10 dicembre 2024
Zeppl
Ovunque, il termine “zeppole” richiama alla mente San Giuseppe e dolci fritti ripieni di crema. Ad Accettura, invece, le zeppl sono tutt’altra cosa: ciambelle salate di pasta lievitata, soffici all’interno e croccanti all’esterno, fritte in olio bollente. Nei paesi limitrofi sono conosciute come scrpedd o pettole, ma ad Accettura le zeppl sono un vero simbolo della festa del Maggio. Donate, richieste, condivise o semplicemente offerte, rappresentano l’accoglienza e lo spirito della comunità: non c’è Maggio – e neppure Cima – senza zeppl!
Foto di Giovanni Lancillotto
23 di 365 – 9 dicembre 2024
L’essenziale è invisibile agli occhi
Nella quiete del lunedì di festa, sono le ombre a raccontare il lavoro nascosto e instancabile di chi rende possibile la tradizione. Guardate bene: tra luci e silhouette si cela un altro lavoratore. È una metafora che racchiude il senso della giornata: l’esperienza si tramanda osservando e imparando, prestando attenzione a quei mille piccoli dettagli che sono fondamentali per la buona riuscita della festa.
Foto di Francesca Dini
22 di 365 – 8 dicembre 2024
In compagnia
Il lunedì di festa, in processione si portano San Giulianicchio e il quadro dei Santi Giovanni e Paolo. Insieme a queste figure sacre, venivano portate anche le sante e i santi di cui non si celebrava una festa esterna, come Santa Rita e l’Immacolata. Sebbene oggi questa tradizione sia meno comune, vogliamo ricordarla con questa foto di Bronzini, del 1969, che immortala l’Immacolata e Santa Rita in processione, precedute dalle cente.
1969 – Foto di Giovanni Battista Bronzini