La festa in breve
La solennità del Maggio di Accettura, dedicata a San Giuliano, è un’antica celebrazione che combina riti propiziatori e devozione religiosa. Le fasi centrali della festa si svolgono dal sabato precedente la Pentecoste al martedì successivo, ma prosegue idealmente fino alla domenica del Corpus Domini, quando si conclude con l’abbattimento del Maggio.
La festa, nota anche come il matrimonio tra gli alberi, è un rito agrario di origini pagane assimilato nel XVIII secolo alla celebrazione liturgica di San Giuliano. L’unione tra la Cima – un agrifoglio della foresta di Gallipoli – e il Maggio – un cerro del bosco di Montepiano – propizia la fertilità della terra, rafforzata dalla protezione divina ed è considerata un unicum a livello europeo. Oggi rappresenta un forte elemento identitario per gli accetturesi, sia in patria sia per quelli emigrati nel mondo, riaffermando il legame profondo tra tradizione e comunità.

Foto di Giuseppe Ventura
Tutto inizia con la scelta di Maggio e Cima, rispettivamente la prima e la seconda domenica dopo Pasqua; . Il giovedì dell’Ascensione il Maggio viene abbattuto, e giacerà per nove giorni, sino all’Esbosco, il Sabato di Pentecoste, quando sarà trascinato da coppie di buoi fino alle chiapparedd, a circa 5 km dall’abitato.
La domenica di Pentecoste il Maggio riprende il cammino verso il paese trascinato da coppie di buoi, mentre la Cima viene tagliata e trasportata a spalla dai volontari dalla foresta di Gallipoli. L’arrivo dei due alberi in paese, nel tardo pomeriggio, rappresenta il momento più atteso. Avverrà in piazzetta Bronzini, e rappresenta il culmine di una giornata unica.

foto di Andrea Semplici
Il lunedì è una giornata di riposo e di preparativi: si piantano le Crocce, funzionali all’innalzamento del Maggio, e si appronta l’occorrente per l’innesto, che avverrà l’indomani mattina.
Il martedì, mentre proseguono i lavori, preceduta da una lunga fila di cente (costruzioni votive di candele), inizia la processione di San Giuliano. Il corteo percorre le strade principali, per poi raggiungere largo san Vito, al centro dell’abitato, dove il Maggio sta lentamente innalzandosi. Quindi, sotto lo sguardo del Santo, il Maggio è eretto. Manca ormai poco all’appuntamento finale del pomeriggio, quando giovani coraggiosi si cimenteranno nell’ardua Scalata del Maggio. Da qui saluteranno, con spericolate acrobazie, la folla ammutolita mentre il sole è tramontato alle spalle delle Manche.
La festa si conclude definitivamente nella domenica del Corpus Domini con l’abbattimento del Maggio.

foto di Giuseppe Ventura