Culti Arborei

I culti arborei rappresentano un notevole patrimonio culturale della nostra regione. Sicuramente il Maggio di Accettura è il culto arboreo più importante, ma anche in altri comuni lucani il maggio è una importante tradizione. Dei culti arborei che si svilupparono nell'antichità sono rimaste poche tracce, riti matrimoniali legati ad un mondo contadino e prevalentemente animistico, tipici di pochissime altre località del Mediterraneo. Tra le località che celebrano i maggi e i culti arborei in Basilicata ci sono Accettura, Oliveto Lucano, Pietrapertosa e Castelmezzano, inoltre nella zona del massiccio del Pollino a cavallo tra Basilicata e Calabria vi sono Rotonda, Viggianello, Terranova di Pollino, Alessandria del Carretto e Castelsaraceno, ed infine nel resto d'Italia abbiamo altri esempi a Ponte Nossa, Fontanella Grazioli, Pastena, Vetralla, Baiardo, Baiano, Terrasini. Di seguito, una breve descrizione di alcuni culti arborei:

Oliveto Lucano

Il Maggio di Oliveto Lucano è una cerimonia propiziatrice di fecondità e benessere durante la quale si sposano due alberi: l’uno (il maggio), il più dritto e più alto del bosco di Cognato; l’altro (la cima), la più bella e frondosa chioma di agrifoglio della foresta di Gallipoli.Il Maggio di Oliveto Lucano è un esempio di religiosità popolare che si ritrova nei culti arborei di altre parti del mondo: la festa è in onore di San Cipriano. Il Maggio, come ad Accettura, è il fusto di un cerro che viene abbattuto in un contesto festoso la prima domenica di Agosto. Il 10 agosto la popolazione si reca nel bosco di Gallipoli-Cognato per abbattere una cima di agrifoglio che viene trasportata a spalle dai giovani del paese per un tragitto di circa 8 km. All'imbrunire il Maggio (lo sposo) trasportato da trattori,e la Cima (la sposa) fanno ingresso nel paese al suono della banda, organetti e fisarmoniche. L'11 agosto, di buon mattino, appena poco fuori dall'abitato in località Dietro la Niviera gli uomini esperti iniziano la lavorazione del Maggio con asce e motoseghe; verso le 19 dopo la Santa Messa sfila per le vie del paese la solenne processione di San Rocco venerato al pari del santo Patrono. Il 12 agosto si continuano le lavorazioni, la Cima viene innestata al maggio e con un complicato e faticoso meccanismo di funi e argani il Maggio viene innalzato; verso le ore 12 ha inizio la processione di San Cipriano durante la quale sfila nuovamente la statua di San Rocco; il corteo si dirige verso la zona dove c'è il Maggio che verrà completamente innalzato sotto gli occhi benevoli di San Cipriano. Per maggiori informazioni visitate www.maggiolivetese.org

Castelmezzano

Una delle tradizioni più belle di Castelmezzano, durante la festa di Sant'Antonio, è il "Maggio". La Domenica prima del 13 Settembre c'è il taglio dell'Albero della Cuccagna. Ci si riunisce nel bosco per scegliere la pianta destinata alla festa e con una grande sega si taglia come facevano i boscaioli una volta. Poi si sceglie la cima da mettere sull'albero e nel bosco si attrezza una grande tavolata con prodotti tipici di Castelmezzano e si festeggia fino a sera con canti e balli. Il 12 Settembre si traina con i buoi il "Maggio" al Paese durante il percorso, accompagnati dalla banda musicale e dai cittadini, si allestiscono dei tavoli con prodotti tipici di Castelmezzano. Nel pomeriggio durante la processione al quartiere Santa Croce si innalza l'Albero della Cuccagna. La mattina del 13 Settembre, dopo la SS Messa si svolge la Processione per le vie del Paese. Nel pomeriggio si tenta la scalata del "Maggio" chi riesce a salire fino alla cima si porta a casa tutti i premi che sono stati offerti durante la festa. La sera tutti in piazza a far festa con complessi musicali e fuochi pirotecnici. 

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